Il Podcast di Pensiero Indipendente

mercoledì 13 dicembre 2017

Addio Salvo Mandarà; con te se ne va via un’altra speranza di consapevolezza


Sabato 2 dicembre si è spento, all'età di 51 anni, Salvatore "Salvo Mandarà; blogger, attivista, cittadino libero. La leucemia, una patologia attualmente mortale, lo ha portato via all'ospedale di Ragusa, in Sicilia. Salvo era una persona Libera, nel senso che apparteneva ai pochi che non si sono lasciati irretire da quella "cultura di regime" che ormai da decenni, per non dire secoli, ci indottrina e plasma nella mente condizionandoci di conseguenza nelle nostre azioni. Incontrai Salvo Mandarà nel 2013, in occasione dello "Tsunami Tour" di Beppe Grillo, quando venne a Reggio Calabria. Ricordo che per fare la diretta streaming dell'evento si serviva di un supporto per cellulari che quasi lo circuiva completamente. Salvo, pur avendo grandi conoscenze ingegneristiche nel campo delle telecomunicazioni, era una persona molto affabile, come diremmo noi "alla mano". Aveva ben compreso che la nostra umanità, intesa quale attitudine a comunicare tra esseri umani, per essere efficace e credibile deve liberarsi dai titoli altisonanti, vere e proprie zavorre, per poter raggiungere quello stadio di empatia umana indispensabile per innalzare la comunicazione su di un livello più concreto, quindi più "umano". Al di là degli stereotipi sociali, Salvo, con la sua trasmissione su Youtube "Salvo cinque punto zero" era riuscito a dare all'informazione ciò che da sempre le è mancato: la libertà di condividere conoscenza senza i condizionamenti del potere. Nelle sue innumerevoli puntate di "Mi scappa la diretta", affrontò diverse importanti tematiche, non ultima l'attualissima questione sui vaccini. Salvo ha dimostrato di essere una persona libera dall'oppressione e dai vincoli di Potere, cosa che la maggior parte di noi subisce ed asseconda senza tra l'altro rendersene conto; ancor di più, ha dimostrato che l'indipendenza da un sistema che ci vuole tutti mentalmente prostrati è possibile a patto di liberarsi dagli stereotipi che noi accettiamo comunemente, e che ci sono stati imposti fin dai tempi della scuola. Immaginate pertanto la mia indignazione quando ho letto su ilgiornale.it il titolo dell'articolo sulla morte di Salvo "Morto Salvo Mandarà, ex M5S e complottista". Non fui indignato tanto per il titolo denigratorio che lo dipingeva in un modo menzognero e artefatto, dandone a chi non lo conobbe un'immagine tutt'altro che veritiera (sono consapevole che i giornali di regime non fanno altro che diffondere la propaganda per la quale sono pagati - leggasi fake news di Stato), ma sono rimasto indignato nell'apprendere che nemmeno di fronte alla morte ed al giusto rispetto del ricordo di chi non è più tra noi, nemmeno di fronte a ciò si ferma la cinica volontà di ribadire la propria "linea editoriale".
Caro Salvo, chi ti ha conosciuto e seguito attraverso il tuo canale Youtube sa esattamente chi eri e cosa facevi per risvegliare le coscienze. Da dove ti trovi ora ti ripeto soltanto ciò che il Sommo prima di me proferì: "non ti curar di loro ma guarda" - sputa - "e passa".

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