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giovedì 1 giugno 2017

Senza Consapevolezza non vi è libertà: Intervista a Roberto Cortelli

Il Sistema ci plasma secondo il proprio volere, condizionandoci a nostra insaputa? Lo fa, per giunta, illudendoci di essere liberi.

Sulla base di tali considerazioni, il 20 maggio, ho realizzato questa intervista insieme a Roberto Cortelli. Libero ricercatore che da anni scrive libri per risvegliare le coscienze.

Da sempre resto dell’idea che il caso non esiste, ovvero noi altri, impelagati in questa realtà, già di per se incentrata sull’esasperazione dei nostri cinque sensi, ne acuiamo ancor di più il materialismo affidandoci unicamente agli indottrinamenti di un sistema che vuole confermare costantemente il proprio dominio a nostro danno; tanto è vero che tutto ciò che ci viene inculcato è incentrato sull’inganno e la sottomissione. Nella mia spasmodica ricerca, mossa in modo quasi irrazionale da una costante insoddisfazione di tale realtà, mi ha portato a conoscere l’autore del libro “Scusate”. Roberto Cortelli. Con il quale è realizzato un’interessante intervista della quale pubblico il link a fine articolo.

La locandina dell'Intervista

Roberto condivide in questa intervista la propria esperienza, la cui svolta avviene anni fa quando visse la meravigliosa esperienza di divenire padre. Da quel momento in poi sente di dover fare "qualcosa di utile". Inizia il suo percorso interiore che racconta in quello che definisce "Trilogia del Movimento", una sorta di percorso di consapevolezza, durato anni, che porta alla nascita di una persona nuova, con altri obiettivi tra i quali spicca la ricerca della consapevolezza.
Tra i suoi libri "Scusate" un lavoro editoriale di profonda autocritica e rivolto alle nuove generazioni; una denuncia aperta contro il costante processo di distruzione degli equilibri di questo pianeta tutt'ora in corso. Nel suo lavoro Cortelli sottolinea la necessità di cambiare direzione orientandosi verso una direzione consapevole, senza la quale non sarà possibile proseguire il percorso di vita.
Ciò però può essere possibile soltanto prendendo atto degli inganni orditi nei nostri confronti da un sistema che si basa sulla menzogna, proprio perché l'inganno è alla base della propria sopravvivenza. Bisogna smettere di raccontarsi delle favole, la gente deve iniziare a farsi delle domande e soprattutto a cercare delle risposte, la dove il Sistema no ne fornisce, o laddove da risposte finalizzate unicamente alla propria sopravvivenza.
Durante l’intervista ho chiesto a Roberto:
Si può uscire da questo Sistema, da questa Matrix?

"Si, è chiaro che è un lavoro estremamente impegnativo ed estremamente di ricerca fatto su se stessi. Dentro di noi ogni essere umano ha tutte le risposte e tutte le soluzioni per poter migliorare la propria qualità della vita ..."

In una visione d’insieme, mi ha raccontato Roberto, se questo miglioramento si verifica per il singolo, nella collettività si percepisce ad un livello molto più ampio, un pò come se fosse la sommatoria di ogni singolo benessere. (ed ecco che ripenso, mentre ascolto le sue parole al concetto tribale dell’Ubuntu).
Scoprire gli inganni esistenti è il primo passo, portarli all'evidenza pubblica - condividerli - è il secondo.
La soluzione quindi esiste, ma può essere possibile soltanto se ognuno di noi, consapevole di essere parte integrante di un sistema di insieme, una coscienza collettiva che, grazie alle singole scelte, si rafforza costantemente per giungere ad una consapevolezza d'insieme.

Clicca qui per ascoltare l’intervista integrale

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